C’è stato un momento particolarmente stimolante nella storia del design italiano del Novecento e che trova il suo culmine e la piena consacrazione nella prestigiosa mostra al MoMa di New York dedicata al nuovo disegno industriale italiano nel 1972. Flos lamp, pur se a quel tempo è un’azienda attiva soltanto da pochi anni, è presente in mostra con una sua creazione: Toio è una lampada a stelo progettata da due delle matite che hanno fatto grande il design italiano tra gli anni Sessanta e Settanta: Achille e Pier Giacomo Castiglioni.
Ma sono anni ricchi di sperimentazioni e di oggetti di design che entreranno in Catalogo per non uscirne più, come Parentesi (oggetto di design vincitore del premio Compasso d’Oro 1969) un’altra intuizione ad opera di Achille Castiglioni e Pio Manzù, che intuiscono la possibilità di bloccare un tubolare di acciaio su un cavo teso tra terra e soffitto semplicemente sagomandone il profilo.
A quasi sessant’anni dalla sua fondazione, Flos lamp è ancora oggi un’azienda che fa dell’illuminazione una questione di design, sposando al design nelle ultime creazioni anche una poetica più classica e sperimentando l’uso di materiali atipici per l’illuminazione moderna, come il gesso lavorato a mano (come nel modello SkyGarden), oppure ritrovando il gusto di ripercorrere un design tipicamente anni Settanta adattato alle nuove tecnologie dell’illuminazione ( serie IC).
L’avventura aziendale di Flos lamp resta ancora oggi una delle più affascinanti realtà del design italiano, capace di esprimersi in tutto il mondo con un linguaggio internazionale e con una spiccata sensibilità per il gusto italiano, invidiato in tutto il mondo; ardite geometrie racchiuse in un senso dell’equilibrio che consentono alle lampade Fluo di illuminare gli spazi abitativi con un gusto che si rivela sempre ricercato e mai banale. Uno stile italiano di cui le lampade di Flos lamp ne sono una delle massime espressioni.
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