Che lampada scegliere per il proprio studio?

Che sia uno studio legale, fotografico, di architettura o lo studio del tuo appartamento, una cosa è certa: la progettazione illuminotecnica ricopre un ruolo fondamentale in questi spazi. Riuscire a calibrare l’illuminazione artificiale e naturale, concentrare la luce nei punti giusti, è molto importante non solo per dare all’ambiente un aspetto ordinato e pulito ma anche per favorire la concentrazione ed il comfort di chi lavora e per indurre una sensazione di accoglienza.

Come prima cosa bisogna pensare all’installazione di una fonte di luce diffusa (magari una plafoniera al soffitto) in grado di illuminare a dovere tutta la stanza. In un secondo momento possiamo pensare alla luce sui tavoli da lavoro e sulle scrivanie per non affaticare la vista e lavorare in modo confortevole. Se abbiamo un angolo con divanetti e tavolini, intesa come zona d’attesa o zona di lettura, possiamo optare per un elemento da terra, magari una elegante lampada a stelo oppure per una elegante lampada da tavolo. Dalle plafoniere, alle lampade a sospensione, fino alle lampada da terra e da scrivania, esistono numerose lampade di designi famose di ogni stile.

Ad esempio, tra le lampade da scrivania Artemide, c’è la famosissima “Tolomeo” declinata nella versione Mini ( con altezza variabile dai 54 ai 108 cm) e nella versione Micro ( con altezza variabile dai 37 ai 73 cm). La famiglia Tolomeo annovera numerosi modelli oltre questi due, tra cui la versione Mega ( lampada da terra ), opera dei designer Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina.

Che lampada scegliere per il proprio studio? ultima modifica: 2018-08-02T16:24:08+02:00 da Admin